E’ stagione. Ed è appena finita la sagra del fagiolo Borlotto di Gambolò, prodotto tra quelli dell’Arca di Slow Food.
Gambolò è un piccolo paese della provincia pavese, nella cintura dei comuni di Vigevano. La produzione è limitata e come le cipolle di Breme, non entrano nel circuito della grande distribuzione.
Il fagiolo dalle nostre parti serviva per la rotazione delle coltivazioni, in modo da migliorare la produzione dei cereali. Era anche definito la carne dei poveri, perché erano molto più accessibili della carne per i contadini e i lavoratori delle terre, pur contendo un altro valore proteico.
In anteprima sulla sagra ho acquistato questi fagioli, che son proprio strepitosi. Una parte li ho surgelati al naturale per l’inverno e una parte li ho preparati subito, cogliendo così appieno fragranza e sapori.
Ho preparato questo piatto che proprio estivo non è, ma mangiato freddo va bene in questi giorni.
Versati i fagioli freschi a freddo, in una pentola con 5 litri di acqua circa. Ho aggiunto un quarto di cipolla di Breme, due patate e due carote. E ho lasciato prendere bollore, al quel punto ho aggiunto il sale grosso e ho lasciato ancora bollire a fuoco basso per circa un’ora.
Una ventina di minuti prima della fine, ho aggiunto le patate sbucciate. Ho lasciato cuocere fino a che assaggiandoli i fagioli erano cotti e si sfacevano in bocca come burro.
A questo punto ho tolto un paio di cucchiaiate abbondanti di fagioli interi. Con il mixer ho passato il tutto, con il brodo di cottura, fino ad ottenere una crema densa. L’ho passata al setaccio in modo da separare anche le piccole particelle di bucce e di residui di verdure.
Aggiunti una cucchiaiata del fagiolo Borlotto di Gambolò a porzione, un rametto di rosmarino. Ho aggiustato di sale e pepe, ho aggiunto un giro d’olio evo.
Ingredienti per 4 porzioni
- 400 gr. di fagioli borlotti di Gambolò
- 200 gr. di cipolla di Breme
- 2 carote
- 2 patate piccole
- sale e pepe
- olio evo
- rosmarino