Inoltre quel profumo da “Comò” è inquietante. Mia nonna si faceva portare a casa la menta, il ghiaccio e l’acqua di rosa. Ma con l’acqua di rosa ci profumava. Certo non ci faceva da mangiare.
Ma non so per qualche arcano mistero per la mia storia che contrappone la toscana, all’AltoAdige, passando per la lomellina e la camera da letto di mia nonna, ma i dolci a base di acqua di rose io li adoro. Li associo ad una cultur MedioOrietle, ai suoi profumi, alle sue magie da “40 ladroni” che adoro.
INGREDIENTI
[checklist-box ]- 300 g di dzucchero a velo antiumidità
- 24 g di amido di mais
- 234 ml di acqua
- 183 g di zucchero semolato
- 67 ml di sciroppo di glucosio
- 24 ml di essenza di petali di rosa
- 1/2 limone, spremuto
- colorante alimentare rosso