Secondo giorno dall’avvio del Calendario del cibo italiano interessante progetto Calendario del cibo italiano, a partire dal 1 gennaio 2016 e questa ricetta era nel cassetto da un paio di anni che che attendeva il momento per essere pubblicata. Prima ancora che fosse pubblicato il libro di Lella Costa “Minestrine” edito da Slow Ford. Un libro divertente che racconta come deve essere un buon brodo e che consiglio a molti di leggere.
Quindi ecco proposta nella GN del consommé la cui ambasciatrice è Betulla Costantini
Al brodo di carne ho aggiunto la pasta fatta in casa, impastando per ogni etto di farina 1 uovo, aggiungendone 1 alla fine a seconda di quanto è asciutta farina o anche solo un tuorlo, a seconda di quanto sono grandi le uova. Prima di stendere la pasta lasciarla riposare una mezz’ora. Poi la si può stendere fino ad ottenere lo spessore desiderato. Poi con il coppapasta della dimensione e della forma desiderata tagliare la pasta.
Al liceo le mie compagne mi chiamavano “Minestrina” perché ogni volta che andavamo in gita scolastica e a cena venivano servite le minestre, chiedevo sempre il bis.
Figurati un po’ se non mi piace il tuo post, a partire dal titolo!;-)
Cara Antonella, per prima cosa grazie di cuore per il contributo a questa giornata nazionale…e poi grazie per il suggerimento libresco, che acolgo davvero con molto piacere. Ho intravisto di sfuggita il libro di Lella Costa, ma non ho mai approfondito! ora invece seguirò il tuo consiglio!!Grazie…
Grazie a te. Ho sicuramente imparato cose nuove dalbtuo post. Questi aspetti di questo progetto, la condivisione e l’apprendimento e gli approfondimenti sono unici.
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alessandra
certo che preparata così non è”la solita minestra” 🙂
Mapi
Al liceo le mie compagne mi chiamavano “Minestrina” perché ogni volta che andavamo in gita scolastica e a cena venivano servite le minestre, chiedevo sempre il bis.
Figurati un po’ se non mi piace il tuo post, a partire dal titolo!;-)
Maria
Che bella questa minestra! Con la pasta fatta in casa poi sarà una vera delizia. Un abbraccio, Maria
Giorgia
Stelline e cuoricini in consommé. Se questa non è cucina degli affetti…
Francesca
fantastica la pastina 🙂 ci voglio provare anche io 🙂
betulla
Cara Antonella, per prima cosa grazie di cuore per il contributo a questa giornata nazionale…e poi grazie per il suggerimento libresco, che acolgo davvero con molto piacere. Ho intravisto di sfuggita il libro di Lella Costa, ma non ho mai approfondito! ora invece seguirò il tuo consiglio!!Grazie…
admin
Grazie a te. Ho sicuramente imparato cose nuove dalbtuo post. Questi aspetti di questo progetto, la condivisione e l’apprendimento e gli approfondimenti sono unici.
Gabriella Pravato
Meravigliosa la minestrina, elegante la pastina !!
Non aggiungo altro …
admin
grazie, a volte della minestrina se sente proprio il bisogno