INSALATA DA TIFFANY: PERCHÈ #QUESTOÈPIÙBELLO

Faccio un po’ di pubblicità perché la vendita di questo libro sostiene un progetto contro la dispersione scolastica. Casa editrice: Sagep editori Collana: i libri dell’Mtc Fotografie: Paolo Picciotto Illustrazioni: Mai Esteve Impaginazione: Barbara Ottonello Editor: Fabrizio Fazzari Prezzo 18 euro in vendita in tutte le librerie e su Amazon, IBS Argomento: le insalate come non le avete mai viste 😉 41 ricette di “insalate da Tiffany”, ossia le insalate pensate non come contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste delle nostre tavole, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo della nascita dell’alta ristorazione. Seguono poi 53 “pezzi facili”, vale a dire insalate nel senso più classico del termine. Le prime sono tutte ambientate nella Belle Epoque, con pezzi d’epoca originali e preziosissimi, le seconde hanno una grafica assolutamente contemporanea, con le illustrazioni della Mai. In mezzo, ci sono infiniti condimenti: emulsioni stabili e instabili, aceti, olii, sali aromatizzati, citronette, vinagrette, maionesi e tutto quanto serve per condire l’insalata in modo da renderla originale e sempre diversa. E poi, c’è il c’era una volta, con la parte storica, e la parte più tecnica, con le attrezzature, i consigli, il come si fa.
Questo è il secondo volume  dei Libri dell’MTC, con L’ORA DEL paTE’ ci siamo impegnati (e continuiamo) a sostenere il progetto Cuore di bimbi per i bambini affetti da gravi cardiopatie congenite.
Anche stavolta il nostro interesse è stato rivolto ai più giovani.

Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri , un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l’atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta – dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.
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