Un invito da parte Chiara del Blog Chicche di Kika per un flashmob virtuale per sopperire alle crisi di astinenza da sfide Mtc.
Per ora le sfide si sono fermate alla 72, quindi più o meno 7 anni di ricette, su cui confrontarsi, imparare, ridere e piangere.
In 7 anni di incontri sia virtuali che di persona, ci sono stati momenti allegri ma anche momenti tristi, intorno ai quali la comunity, fatta di persone vere, si è stretta forte.
Ho rifatto un piatto della sfida n.24 del 2012, il Pane dolce del Sabato, una ricetta di Eleonora del Blog Burro e Miele. Una sfida a cui non avevo partecipato perchè non ancora parte della Comunity.
Ma fu riproposto in un momento triste, in un momento di perdita, per fare omaggio ad una stella Michael Meyers, che brilla ancora in alto a sinistra.
Quindi posto oggi questa ricetta, scelta per ricordare la complessità della Comunity, dai momenti di gioia e condivisione, ai momenti di conforto e affetto.
Sciogliere il lievito e il miele nell'acqua tiepida. Sul piano di lavoro, disporre la farina a fontana e versarci l'acqua con il miele e il lievito. Iniziare ad impastare a mano, fino a che la farina avrà assorbito il liquido. Aggiungere l'olio e continuare ad impastare. Aprire le uova, in ciotole separate e scartare quelle che eventualmente abbiano un punto rosso o scuro. Quando l'olio sarà assorbito dalla farina, si aggiungono le uova, una ad una, aggiungendo il secondo solo quando il primo sarà ben distribuito nell'impasto. Solo alla fine, aggiungete il sale.
Con le mani infarinate, continuare a impastare, fino ad ottenere una palla di impasto elastica, liscia e setosa che si staccherà dalle mani senza lasciare residui.
Mettere l'impasto a lievitare in una ciotola unta di olio e coperta da un panno umido in un luogo tiepido, lontano da correnti d'aria, fino a farla duplicare di volume.
Dividere l'impasto in due parti uguali, poi, dividerne ognuno in tre parti uguali. Questi tre pezzi uguali, formarli in forma di corde da una trentina di centimetri. Unire le corde da un lato e intrecciarle.
Porre i pani su una placca da forno unta di olio. Sbattere l'uovo o il tuorlo con il cucchiaino di miele e spennellare il composto sui pani. Spolverizzare di semi di sesamo o papavero. Lasciare di nuovo lievitare fino a raddoppiare il volume.
Accendere il forno a 180°C. Infornare in modalità statica fino a che saranno dorate e al colpirle con le nocche, faranno un suono di "vuoto". Per circa 30 minuti.
Ingredients
Directions
Sciogliere il lievito e il miele nell'acqua tiepida. Sul piano di lavoro, disporre la farina a fontana e versarci l'acqua con il miele e il lievito. Iniziare ad impastare a mano, fino a che la farina avrà assorbito il liquido. Aggiungere l'olio e continuare ad impastare. Aprire le uova, in ciotole separate e scartare quelle che eventualmente abbiano un punto rosso o scuro. Quando l'olio sarà assorbito dalla farina, si aggiungono le uova, una ad una, aggiungendo il secondo solo quando il primo sarà ben distribuito nell'impasto. Solo alla fine, aggiungete il sale.
Con le mani infarinate, continuare a impastare, fino ad ottenere una palla di impasto elastica, liscia e setosa che si staccherà dalle mani senza lasciare residui.
Mettere l'impasto a lievitare in una ciotola unta di olio e coperta da un panno umido in un luogo tiepido, lontano da correnti d'aria, fino a farla duplicare di volume.
Dividere l'impasto in due parti uguali, poi, dividerne ognuno in tre parti uguali. Questi tre pezzi uguali, formarli in forma di corde da una trentina di centimetri. Unire le corde da un lato e intrecciarle.
Porre i pani su una placca da forno unta di olio. Sbattere l'uovo o il tuorlo con il cucchiaino di miele e spennellare il composto sui pani. Spolverizzare di semi di sesamo o papavero. Lasciare di nuovo lievitare fino a raddoppiare il volume.
Accendere il forno a 180°C. Infornare in modalità statica fino a che saranno dorate e al colpirle con le nocche, faranno un suono di "vuoto". Per circa 30 minuti.
acquaviva
Siamo tutti delle vere e proprie vittime della stessa crisi di astinenza, mi sa… Secondo me anche in alto a sinistra!
Tinac
Bello il tuo pensiero anche per chi non c’è più.
Questo pane l’ho fatto anche io.
Un saluto, Antonella