CIPOLLA? MEGLIO SE EGIZIANA ma Ligure

CIPOLLA? MEGLIO SE EGIZIANA ma Ligure
La cipolla egiziana Ligure è stata reintrodotta in questi anni nell’estremo Ponente Ligure grazie alla tenacia, la passione di decine di agricoltori.  E’ un raro e antico ortaggio coltivato in passato nel territorio ligure. Oggi  è uno dei prodotti presenti nell’Arca del Gusto della Fondazione per la biodersità di SlowFood. Ha caratteristiche importanti sia per la facilità di coltivazione che per l’adattabilità che manifesta anche in condizioni climatiche estreme e disagiate. Le proprietà fondamentali della cipolla egiziana che l’hanno resa storicamente così importante sono l’alta produttività, la resistenza al freddo, la semplicità della coltivazione, praticamente perenne e la possibilità di avere un racconto precoce rispetto alle altre cipolle. Questa cipolla è definita anche cipolla che cammina o cipolla albero, ma non si sa da dove arrivi il nome egiziana anche se si sa che gli Egizi adorassero le cipolle, ma non si sa quanto questa cipolla derivasse dagli Egizi. Ottima e salutare sia cruda in insalata che nelle zuppe. E’ delicata come condimento per la pasta. cipolla egiziana Partecipare ad alcuni Contest è bello proprio perchè si conoscono dei prodotti, che forse non avremmo mai conosciuto, per cui grazie ai promotori per questa possibilità. – ZEM Edizioni – Associazione Italiana Food Blogger – Raffaella Fenoglio (socia AIFB) del blog “Tre Civette sul comò” – Marco Damele, autore del libro “La Cipolla Egiziana” Uno dei bulbi che avevo aveva un piccolissimo stelo verde, il che mi ha fatto pensare che potesse essere trapiantato e forse avrebbe attecchito. Quindi ho messo il piccolo bulbo in un poco di acqua e dopo circa una settimana aveva fatto le radici. Ho messo il bulbo con le radici in terra e hanno radicato producendo gli steli. Ne ho sacrificato uno per ricetta. Il resto vedremo come cresce. cipolla egizianaLa mia ricetta:

Ostia non consacrata con quenelle di ricotta al limone, su funghi e cipolla egiziana

INGREDIENTI per 2 persone

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    • 50 g di farina 00
    • acqua
    • 2 cucchiai di olio di oliva
    • 6 cipolle egiziane liguri
    • 1 spicchi d’aglio sbucciati
    • un ramoscelli di timo
    • una punta di cucchiaino di cannella
    • 100 g di funghi
    • 100 ml di brodo vegetale
    • 1/2 dl di Pernod
    • una noce di burro
    • uno stelo tagliato a fettine sottili
    • 500 ml di latte intero
    • una buccia di limone
    • due cucchiai di succo di limone
    • Sale e Pepe Nero
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PROCEDIMENTO
Versate l’olio di oliva in una padella. Mettetela sul fuoco. Aggiungete l’aglio e le cipolline pelate, la  cannella e rosolate dolcemente. finché le cipolle iniziano ad ammorbidirsi. Portate la temperatura a livello medio-alto Aggiungete i funghi finemente tagliati, dopo averli mondati. Cuocete per due minuti. Versateci sopra il brodo vegetale e mantenete un bollore vivace per 8-10 minuti, mescolando delicatamente 1 a 2 volte finché i liquidi si assorbono quasi del tutto e le cipolline e l’aglio sono cotti. Sfumate con il Pernod. Quindi insaporite con il sale e il pepe nero. Cuocete in modo  da permettere all’alcol di evaporare e poi mantecate con il burro, aggiungete il timo e lo stelo di cipolla finemente tritato. Mescolate. Portate a bollore il latte con la buccia di limone. Quando inizia a bollire spegnete il fuoco e aggiungete il succo di limone. Lasciate che il latte si cagli e dopo scolate. Mescolate i fiocchi di latte con il sale e con la buccia delle cipolline, con le bucce finemente tritate dopo averle lasciate seccare in forno a 100° per 40′. Mescolate la farina all’acqua in modo da ottenere una pastella non troppo liquida. Arroventate sul fuoco la piastra e versare un cucchiaio di pastella. chiudete fermamente. Dopo un paio di minuti girate la piastra e lasciate cuocere dall’altra parte. Staccate delicatamente l’ostia dalla piastra. Sopra ogni ostia, mettete una porzione di funghi e cipolla,  sopra una quenelle di ricotta aromatizzata. Completate con una spruzzata di olio e servite

#machecipolladegitto Questa ricetta partecipa al Contest MA CHE CIPOLLA D’EGITTO! 2018

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