I popover sono una specie di panini, prevalentemente dolci. I popover sono a base di uova e vengono conditi con frutta, panna montata, burro, confetture o con il tè. Anche se esistono versioni salate come il Portland popover pudding, preparato nell’omonima città e contenente aglio ed erbe. In alcune delle sue varianti, contiene purè di zucca, pepe e noce moscata.
Viene cotto in appositi stampi dai contorni lisci o, in alternativa, in quelle per i muffin. Il loro nome deriva dal fatto che, durante la loro cottura, la pastella dei popover “balza” gonfiandosi verso l’alto, uscendo dallo stampo.
Il più antico riferimento noto inerente risale agli anni cinquanta dell’Ottocento, mentre il primo libro di cucina che li menziona fu edito nel 1876.
La mia versione è salata ed ho adoperato Il Provolone Valpadana DOP, conosciuto recentemente, attraverso un webinar che ne ha raccontato la storia e le specifiche, oltre al progetto.
“Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe” è un progetto promosso dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana e gode del co-finanziamento dalla Commissione Europea nell’ambito del Regolamento (UE) 1144/2014
Il progetto è nato per migliorare il grado di riconoscimento dei prodotti a marchio europeo di qualità e aumentarne la competitività e il consumo.
Delle due versioni dolce e piccante, in questa ricetta ho usato la versione “dolce”.
Il Provolone Valpadana dolce si si produce con caglio prevalentemente di vitello (anche se è consentita la presenza di una percentuale di agnello e/o di capretto) ed ha una stagionatura breve, che non supera i 2-3 mesi.
Il Provolone Valpadana dolce si presenta con una crosta dal colore paglierino, dura e sottile mentre l’interno è di colore più chiaro e compatto. Il gusto è delicato e armonioso.
Fai partire il timer: 20 Minutes
Scaldate 2 cucchiai di burro, l'aglio in una piccola padella a fuoco medio finché non inizia a prendere colore, circa 3-4 minuti. Togliete l'aglio dalla padella e mettete da parte.
Posizionate una griglia nel terzo inferiore del forno. Preriscaldate il forno a 200°. Mettete 1 cucchiaino di burro in ogni forma da popover. Usatene sei. In alternativa, potete usare uno stampo per muffin da 12 per fare mini popover. Trasferite gli stampi in forno.
In una ciotola media, sbattete energicamente insieme il latte e le uova fino a ottenere un composto spumoso, circa 1 minuto. Aggiungete il burro rosolato, la farina, il provolone grattugiato e dei pezzettini, il sale e sbattete per amalgamare.
Togliete con cautela la teglia dal forno e fate ruotare delicatamente il burro intorno alle tazze per ungere tutte le pareti degli stampi. Dividete uniformemente la pastella tra le coppette popover, riempiendole per circa 3/4. Trasferite in forno e cuocete per 20 minuti. Abbassate la temperatura del forno a 175 gradi. Cuocete per altri 15-20 minuti, fino a quando saranno gonfi, dorati e croccanti.
Servite subito i popover caldi, con qualche fettina di provolone sulla superficie.
Ingredients
Directions
Scaldate 2 cucchiai di burro, l'aglio in una piccola padella a fuoco medio finché non inizia a prendere colore, circa 3-4 minuti. Togliete l'aglio dalla padella e mettete da parte.
Posizionate una griglia nel terzo inferiore del forno. Preriscaldate il forno a 200°. Mettete 1 cucchiaino di burro in ogni forma da popover. Usatene sei. In alternativa, potete usare uno stampo per muffin da 12 per fare mini popover. Trasferite gli stampi in forno.
In una ciotola media, sbattete energicamente insieme il latte e le uova fino a ottenere un composto spumoso, circa 1 minuto. Aggiungete il burro rosolato, la farina, il provolone grattugiato e dei pezzettini, il sale e sbattete per amalgamare.
Togliete con cautela la teglia dal forno e fate ruotare delicatamente il burro intorno alle tazze per ungere tutte le pareti degli stampi. Dividete uniformemente la pastella tra le coppette popover, riempiendole per circa 3/4. Trasferite in forno e cuocete per 20 minuti. Abbassate la temperatura del forno a 175 gradi. Cuocete per altri 15-20 minuti, fino a quando saranno gonfi, dorati e croccanti.
Servite subito i popover caldi, con qualche fettina di provolone sulla superficie.
Le origini
ll Provolone Valpadana appartiene alla famiglia dei formaggi a pasta filata, definiti dalla tecnica di “filatura” della cagliata, di origini molto antiche. Questa pratica prende il nome dalla filatura della lana, nel senso che la pasta del formaggio è matura quando viene scaldata e, tirandola, si allunga in modo da formare fili lunghissimi: solo 10 grammi di pasta si possono allungare sino ad un metro.
Le prime tracce di questo formaggio italiano risalgono al Medioevo, nel sud Italia, anche se è poi in Val Padana (Nord Italia) nella seconda metà del secolo XIX che il formaggio Provolone Valpadana viene definito in quanto tale.
La denominazione “Provolone” compare in letteratura per la prima volta nel 1871, ad indicare una provola di grandi dimensioni. Un formaggio del tutto originale, distinguibile rispetto alle altre paste filate diffuse nel meridione d’Italia in quanto di grandi dimensioni, capace di stagionare a lungo, senza asciugarsi eccessivamente e senza diventare quindi formaggio da grattugia.
La denominazione di origine “Valpadana” si affianca invece alla dizione “Provolone” nel 1993 (D.P.C.M. 09-04-1993), a coronamento di una tradizione secolare, che ha determinato le caratteristiche per le quali il formaggio è conosciuto e apprezzato.