Mojito Fresco, dissetante e ti porta subito in spiaggia

Mojito – Fresco, dissetante e ti porta subito in spiaggia

Bartender : Marcello Quintini

Tecnica : Build

Bicchiere : Highball

Anche questo, come altri cocktail che abbiamo trattato, rientra nella lista dei cocktail internazionali (IBA), tra i Contemporanei.

Nonostante ciò, di questo drink esistono molte interpretazioni, soprattutto sulla sua costruzione, e facilmente potreste imbattervi in qualcuno che afferma che la sua versione migliore si prepara in un modo piuttosto che in un altro.

La prima versione di questo drink si dice essere risalente al XVI secolo, importata da un corsaro inglese, Sir Francis Drake, primo tra i suoi compaesani a circumnavigare il mondo.

Drake mise insieme l’aguardiente, un distillato di canna da zucchero come il rum, non invecchiato e di più scarsa qualità, il lime, che veniva spesso utilizzato sulle navi per combattere lo scorbuto e la carenza di vitamina c, lo zucchero e la hierbabuena, una particolare tipologia cubana di menta particolarmente pungente, attribuendogli il nome “El Draque”.

La seconda versione la troviamo nel 1910 presso La Concha, il bar di un hotel situato a Havana, dove un certo Rogelio sostituì la menta con l’angostura, un bitter creato come medicinale, e lo chiamò “La Concha Mojito”.

La versione che invece conosciamo tutti nasce a Cuba e presumibilmente a La Bodeguita del Medio, storico bar del luogo, all’epoca frequentato da personaggi di spicco.

Qui nei primi degli anni ’40, Angelo Martinez, il barman che concorre insieme ad Attilio De la Fuente per l’invenzione del Mojito, rilevò un’attività alimentare e la trasformò in uno dei bar più turistici e famosi del mondo.

La fama a livello internazionale di questo drink è dovuta a tre principali fattori.

Il primo è la spinta mediatica che fece Bacardi a metà dell’800 dopo aver sviluppato il ron come lo conosciamo noi, rendendolo il distillato nazionale.

Il secondo fattore è l’avvento del proibizionismo americano, intorno agli anni ’20, che trasformò Cuba in un paese molto frequentato per la sua vita mondana e l’accesso agli alcolici.

Ultimo, ma non meno importante, la mossa di marketing de La Bodeguita che attribuì ad Hemingway la celebre frase “My Mojito in la Bodeguita, my Daiquiri in El Floridita”, che diede una spinta internazionale al drink, ma che, nonostante il fascino, non è autentica.

Andiamo quindi a prepararne uno.

Ingredienti

  • 50 ml Rum bianco cubano
  • 20 ml succo di lime
  • 3 cucchiaini zucchero di canna bianco
  • Menta
  • Soda o acqua gassata
Ron Havana 3 con tre lime, menta e zucchero a fianco di una bottiglia vuota

A riguardo

Succo di lime

Come già detto in altri articoli, il fatto che sia fresco cambia molto il risultato finale del nostro drink.

Zucchero

Zucchero di canna bianco va benissimo.

Menta

Se non abbiamo a nostra disposizione la hierbabuena, che dicono sia eccezionale, molto pungente ed aromatica, in commercio possiamo trovare delle ottime piante di menta e basterà utilizzarne di più, qualora volessimo dare maggiore sapore al nostro cocktail.

Rum

Più esattamente ron, poiché la dicitura definisce la provenienza del distillato e in questo caso andremo ad utilizzare un ron cubano. Io utilizzo un Havana 3, facilmente reperibile, dai costi contenuti e un buon prodotto per questo drink. Sentitevi pure liberi di cambiare ma vi consiglio di rimanere su un ron cubano.

Soda

Essendo un’acqua molto effervescente, possiamo tranquillamente utilizzare l’acqua gassata.

Preparazione

A questo punto andiamo incontro alle contrastanti opinioni sulla preparazione di questo popolarissimo drink.

Molti di voi lo avranno visto preparare pestando gli ingredienti sul fondo del bicchiere prima di versare il rum e la soda. Questo procedimento lo sconsiglio perché pestando il lime, rilascerete anche i sentori amari che risiedono nell’albedo, la parte bianca sottostante la buccia.

Anche la menta rilascia sapori indesiderati se non usata in maniera corretta e dovete sapere che la zona aromatica della menta sta sul dorso delle foglie, non nel ramo.

Inoltre, pestando andrete a sminuzzare gli ingredienti che risaliranno fastidiosamente dalla vostra cannuccia o comunque a mio parere non piacevoli quando arrivano alla bocca.

Vediamo quindi come fare.

Strumenti necessari al procedimento della ricetta. Bicchiere con cucchiaio, spremitore e jigger.

Spremiamo 20 ml di succo di lime, che corrispondono solitamente a mezzo lime e lo versiamo direttamente nel bicchiere.

Aggiungiamo 3 cucchiaini di zucchero bianco e mescoliamo fino al suo completo scioglimento.

Fase uno del procedimento, aggiunta dello zucchero al lime.

A questo punto versiamo 50 ml di ron e mettiamo successivamente 5/6 foglie di menta.

Questo ordine degli ingredienti è dovuto al fatto che lo zucchero è più facilmente solubile in assenza di alcool mentre la menta rilascia meglio i suoi aromi quando è presente

Dettò ciò con il cucchiaino andiamo a massaggiare delicatamente la menta all’interno del bicchiere.

Fase due del procedimento. Aggiunta del ron e delle foglie di menta massaggiandole col cucchiaino.

Quindi aggiungiamo il ghiaccio, intero e non tritato, considerato che quest’ultimo diluirebbe eccessivamente il drink nel quale è già presente l’acqua gassata.

Colmiamo il resto del bicchiere con la soda. Più la soda o acqua gassata sarà fredda, meno perderà l’effervescenza.

Fase finale. Aggiunta della soda e del ghiaccio per completare il drink.

Per finire, diamo una leggera mescolata e guarniamo con un ciuffetto di menta.

Cheers!

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