PROCEDIMENTO
In un tegame prepariamo uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in 50 cc. di acqua e riscaldandolo fino a quando inizierà a formare un filo prendendo una goccia tra due dita. Attenzione perchè lo zucchero non deve diventare caramello che indurirebbe troppo il panpepato e lo renderebbe troppo amaro. Credo che questa sia la parte più difficile, tenere la consistenza dello zucchero adatta. Leviamo dalla fiamma e uniamo, mescolando energicamente, le mandorle non spellate, il candito di melone, quello di arancio, la farina, il pepe cubebe, la cannella in polvere e il mix di spezie. Il pepe cubebe può essere sostituito da 3 gr di pepe nero macinato. A questo punto ci occorre una teglia da forno di circa di 20 cm di diametro, con pareti alte circa 4-5 cm, con chiusura manuale, sul cui fondo sistemeremo un’ostia. Nella mi aversione ho fatto 5 panpepati dalla dimensione di circa 8 cm. di diamentro. Versiamo il composto nella teglia, abbassiamo la superficie con le mani infarinate e spolveriamo la superficie con il polverino. Mettiamo in forno preriscaldato a 180°C e lasciamo cuocere per circa 30’.Ingredienti per circa 1 kg di panpepato
zucchero bianco, 375 g candito di popone (melone), 325 g candito di arancio, 50 g candito di cedro, 25 g mandorle non spellate,400 g farina 00, 150 g coriandolo macinato, 6,25 g macis macinato, 3,75 g chiodi di garofano, 1,25 g noce moscata, 1,25 g pepe cubebe macinato o pepe nero, 5 g cannella in polvere, 7,5 g Ingredienti per il polverino coriandolo macinato,30 g cannella macinata, 10 g
PATRIZIA MALOMO
Non so tu, ma trovo la lavorazione del Panpepato e Panforte un vero lavoraccio.
Faticosa, rischiosa in molti passaggi, sia in quello che hai citato per lo zucchero, che quando si lavora il tutto mescolando per far amalgamare bene tutti i sapori. Ci vuole una forza nelle braccia da scaricatore…fatto una volta, ci ho poi rinunciato. Si trova così buono pronto nelle nostre pasticcerie 😀
Comunque chapeau per averci voluto provare e spero che il risultato di abbia convinta. Consiglio di assaggiarlo fra una settimana, quando l’amalgama avrà cominciato ad armonizzare ed i profumi saranno intensificati.
Un abbraccio cara Antonella.