Oggi un contributo alla giornata nazionale dell’involtino per il Calendario del cibo italiano.
Con il caldo che fa non si può non pensare al mare, alle vacanze e quindi parlare di pesce. Mangiando pesce mi avvicino al mare e spero così di avere più fresco e essere già in vacanza. Lo so che è un’idea barbina, ma ci accontentiamo di poco.
Recentemente ho scoperto il pesce spatola ed è stato innamoramento a prima vista. E’ un pesce dall’aspetto bellissimo, lucente e argentato. Senza dimenticare che un pesce azzurro, ricco di Omega3. Vive abitualmente fra i 100 e i 400 metri di profondità, tra Campania, Calabria e Sicilia. È molto comune soprattutto nel Mar Ionio, nello Stretto di Messina e nel Golfo di Napoli.
E’ un pesce povero, dalla carne magra. Insomma da innamorarsi.
Dal punto di vista gastronomico, si presta a diverse preparazioni, la carne si cuoce in fretta e neutra.
Una delle preparazioni classiche sono gli involtini, ed è questa che racconto.
Gli agretti, dopo aver tagliato la base, vanno puliti e lavati e messi a bollire in acqua fredda. Al bollore salare e lasciar cuocere per una decina di minuti.
Scolarli e ripassarli in padella con un paio di acciughe dissalate e qualche fettina di aglio. Aggiungere qualche pomodoro ciliegino aperto a metà. Lasciare insaporire per qualche minuto.
Pulire il pesce e tagliarlo a tranci. Sfilettare i tranci. Ricavarne dei filetti sulla cui superficie distribuite gli agretti e i pomodorini, arrotolate il filetto chiudendolo con un filo di erba aglina, precedentemente immerso in acqua calda per qualche secondo.
Denocciolare delle olive nere e metterle in forno a 120° in modo che si asciughino. Tritarle finemente
Servire gli involtini con qualche agretto e ciliegino a parte e cospargete con il trito di olive.