Ciascuno dovrebbe provare a fare il pane. Almeno una volta nella vita. Fare il pane non solo non è difficile, ma è patrimonio della natura umana. Qualche insuccesso iniziale è da mettere in conto, ma in breve si impara a perfezionare la procedura. Panificare a regola d’arte, e poter poi condividere quel pane con familiari e amici dà gioia vera, molto più di qualsiasi hobby o bricolage. Provare per credere. Panificare rigenera, come un esercizio zen. Si impara a controllare fretta e pulsione dosando forza e pazienza, si impara la duttilità della materia, alternando il tempo dell’azione e dell’attesa. Assieme all’impasto, lievitano autocoscienza e autostima, e ci si abitua al tempismo, perché è fondamentale infornare al momento giusto, per non compromettere tutto il lavoro precedente. E chi mangia assieme a noi il nostro pane è davvero compagno (cum panis), nel senso più profondo e letterale del termine
Alle donne, depositarie di una sapienza materiale tramandata da tempi arcaici, è demandato infatti il compito di panificare a partire dalla matrice primordiale dono delle Janas, le fate rupestri; il rituale dell’impasto nella madia (una sorta di grembo) inizia a mezzanotte e termina con la campana serale dell’Ave Maria, quando è compiuta l’opera delle Cochitoras che cuociono il pane ripetendo antiche gestualità e formule apotropaiche……. tratto da: www.bibenda.it
Propongo così un altro evento Gnammo, portare avanti l’idea del pane naturale, per regalare un pò di pasta madre in modo che ognuno, maschio o femmina che sia provi a panificare.
L’appuntamento è a Vigevano il 2 luglio alle 19.30, e impastiamo insieme un pò di lievito naturale e farina e vediamo cosa esce…
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Pizza al lievito naturale
Gnocchi di pane
Arrosto in crosta
Biscotti di grano monococco
Budino al cioccolato
Pane integrale con lievito naturale
acqua, vino
per prenotazioni e ulteriori info: