Forse mi piace così tanto cucinare perchè la cucina ha segnato la ma infanzia. Ho dei ricordi legati al cibo e alle persone che amo e con cui sono cresciuta. Ho dei ricordi legati alla cucina della mia infanzia, a piatti fatti da mia nonna, e altri di mio nonno. Cosi come c’erano dei piatti che preparava solo mio padre.
Le mie origini sono miste, in parte toscane e in parte altoatesine, con influenze austriache quindi ad ognuno il suo piatto.
Uno dei ricordi più accesi è quello della domenica. Quando ero piccola si capiva che era domenica, appena ci si alzava. Si sentiva la differenza con gli altri giorni della settimana, e si vedeva. La domenica ci si vestiva con il vestito buono della festa, i ritmi erano diversi. Non c’era la scuola ma la messa e poi c’era la visita, o noi dai parenti o i parenti da noi. E poi sopratutto c’era il pranzo della domenica. Abitavo con i miei nonni e mia zia e pur restando a casa durante la settimana, nessuno di loro lavorava, la domenica era un giorno speciale per fare da mangiare.
Uno dei piatti della domenica erano gli gnocchi. Ed era bello vedere quel movimento di mani, quell’accordo tra mia zia e mia nonna. E gli gnocchi che venivano messi in fila come tanti soldatini e invadevano tutte le superfici della casa, dal divano alla credenza.
E io bimba imparavo. Le patate lessate bollenti scottavano le dita quando si pelavano. Lo schiacciapatate faceva il suo dovere e faceva scendere tutti quei fili di patata. Imparavo ad impastare sul tavolo della cucina, imparavo a capire quando la farina bastava e le patate non ne volevano più. Niente uova, solo farina, patate e sale. Con l’impasto era divertente formare quei bastoncelli arrotondati che poi venivano tagliati a pezzetti tutti uguali. Imparavo come scorrere il piccolo pezzo di pasta, sulla forchetta, in modo da dare le righe e ultimare lo gnocco, con delicatezza, quasi una carezza per evitare che si distruggesse. Poi venne la paletta, nuovo strumento tecnologico.
Per ultima la magia: messi in acqua una porzione alla volta, in poco tempo venivano a galla e allora la corsa a levarli in modo che non scuocessero. Il condimento ultimava il piatto: spesso il pesto, a volte il ragù.
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Ingredienti:
Patate
Farina bianca
sale
E’ difficile dare i pesi, perchè dipende molto tal tipo di patate e dall’umidità.
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