- 4.5 cl di Pisco
- 2 cl di sciroppo di zucchero
- 3 cl di succo di limone fresco
- 1 bianco d’uovo
- 4 gocce di Amargo Chuncho Bitter
INGREDIENTI
1/2 litro di latte 6 uova medie 180 g di zucchero 1 buccia di limone 1 dl di piscoPROCEDIMENTO
Separate i tuorli dagli albumi. Mescolate i primi con 120 grammi di zucchero, fino a che quest’ultimo si è sciolto.
Fate un sciroppo di zucchero con 60 g zucchero e 1 dl di Pisco, portando a 121° lo sciroppo. Montate a neve gli albumi inserendo lo sciroppo, continuando a montare. Scaldate il latte con la scorza di limone in una casseruola larga e bassa e cuocetevi gli albumi prelevati con due cucchiai, in modo da ottenere delle grosse quenelle. Rigiratele dopo un paio di minuti per cuocere da entrambi i lati.Gli agenti amari che ho scelto
Radice di Liquirizia in polvere anche se sarebbe meglio la corteccia) 1 cucchiaino
Adesso passiamo all’“Agente aromatico”, che andrà ad arrotondare il gusto del bitter, come agenti aromatici si intendono tutte le erbe aromatiche, le spezie, la frutta secca, oppure noci e nocciole.
Spezie
Semi d’anice, una punta di cucchiaino Cardamomo, una punta di coltello Cannella, una punta di coltello Noce moscata, una grattata da una noce
Erbe e fiori
Ibisco, 1 punta di cucchiaino di infuso al karkadè
Procedimento per il bitter Mettere tutte le erbe e le spezie in un dl di pisco e lasciare in infusione per almeno 24 ore. Filtrare in un colino dalle maglie strette e con un contagocce lasciare cadere tre gocce su ogni bicchierino.
Giulietta | Alterkitchen
Giurin giurella, non c’erano regole non scritte, per davvero 🙂
E infatti tu sei stata dentro tutte le regole che c’erano e la tua ricetta è completamente in gara, oltretutto con una rivisitazione molto originale, avendo utilizzato l’albume per fare un’ile flottante, assolutamente in tema.
Forse avrei spinto un po’ più il tenore acido del sour, che nella crema tende un po’ a perdersi, ma una bella proposta. Brava Antonella!
alessandra gennaro
io sto imparando un sacco di cose, leggendo qesto post, a cominciare dall’esistenza di un cocktail di cui non sapevo nulla. Sono limitatissima nel giudizio, quindi, per cui mi affido totalmente a Giulia. Ma credimi, hai avuto un’idea grandiosa. E la realizzazione non è da meno. brava!