Questa ricetta nasce da una visita fatta ad un amica. La sua casa è una splendida dimora con giardino. Una di quelle case che sanno di antico, di famiglia, di benessere. Un pò “Country”.. l’odore di legna del camino, gli attrezzi in ferro battuto. Il prato che non è un prato all’inglese, ma un morbido tappeto di quadrifogli. Il tavolo in pietra grezza, il forno a legna che attende l’infornata di un bel pane con pasta madre.
La gallina che scorrazza libera in giro e si nasconde tra una pianta e l’altra.
In questa meraviglia bucolica ci sono un’infinità di piante, da fiore e che producono frutta. Anche frutta mai sentita e vista prima.
Per me è come essere nel giardino delle meraviglie, dovunque ti giri qualcosa da cogliere. Qualcosa da mangiare: more, giuggiole, uva, noci e nocciole, gratta culo, melagrane, cachi e asimina.
Avevate mai sentito parlare dell’Asimina? Io no! Mai vista.
Adesso invece ho scoperto che l’asimina triloba ha numerose proprietà nutrizionali, che vantano alcune peculiarità insolite in un frutto. Oltre alle vitamine C ed A, di cui è particolarmente ricca, l’asimina triloba è conosciuta per essere un buona fonte di proteine, il che è strano per un frutto: siamo abituati a prendere le proteine dalla carne o dai legumi.
Possiede inoltre alti quantitativi di calcio, magnesio e potassio, che ne fanno un ottimo spuntino per gli sportivi. Tra i disturbi, cura sicuramente, grazie agli elevati apporti di sali minerali, l’ipopotassemia e tutte le malattie legate alla carenza di magnesio, come crampi muscolari.
Ha un sapore che ricorda quelle delle banane e quindi come non provarla subito in una ricetta? Ha anche un’altra particolarità diciamo più estetica che di sostanza, ma comunque interessante. Tutta la frutta tende a scurirsi appena tagliata per via dell’ossidazione, mentre l’Asimina resta del suo colore naturale.
Così quando ho aperto e sbucciato il frutto, tolto i grossi semi e tagliata pezzi la polpa per metterla nel bicchiere del minipimer, non si è scurita. Ho pensato di aggiungere limone, zucchero o stevia, ma mi è sembrata così completa da sola da non aver bisogno di aggiungere zucchero o altro dolcificante.
Ho frullato la polpa e per bilanciare la dolcezza del frutto, ho aggiunto dello yogurt di Kefir, e spolverizzata la superficie di cacao in polvere e un tritata di nocciole.
Ingredienti per 1 persona: 1 frutto di Asimina 1 cucchiaio di yogurt di Kefir 1 cucchiaio di cacao in polvere 2 nocciole tritate [shopeat_button]
Annalisa
Deliziosissimo, non avevo mai sentito parlare dell’asimina, molto interessante e sei stata davvero brava a realizzare questa crema…