Questa ricetta è una rivisitazione di un piatto proposto da Alanna Taylor-Tobin del blog
Bojon Gourmet. Le sue ricette sono prevealentemente senza glutine e usa farine alternative. E’ un mondo che mi affascina anche se alcuni prodotti non sempre per noi italiani,sono facilmente reperibili.
Questa ricetta ad esempio usa farine e amidi diversi. Così piano piano imparo ache a conoscere prodotti che non rientrano nella mia storia gastronomica, come la farina di tapioca. Questa farina o amido apporta al nostro organismo quasi solamente
carboidrati e una piccola percentuale di proteine. Il 99% dell’energia fornita dalla tapioca al nostro organismo deriva proprio dai carboidrati. 100 gr di farina di tapioca apportano
360 calorie. Ma forniscono al nostro organismo anche 20 mg di
potassio, 1 mg di ferro, 12 mg di
calcio, 12 mg di fosforo. La farina di tapioca è poverissima di lipidi che rappresentano soltanto lo 0,2% del prodotto (100 gr), mentre le proteine costituiscono lo 0,6%.
E’ una farina molto fine, leggera e digeribile. Le preparazioni a base di tapioca, sono adatte a chi ha lo stomaco e l’intestino delicato. Infatti le pappe o le vellutate a base di farina di tapioca vengono offerte soprattutto ai bambini piccoli e a chi si trova in una fase di convalescenza.
Ho provato a ripetere la ricetta originale che trovate
da Bojon Gourmet. Ma ho fatto qualche piccolo cambiamento e questo il risultato. Ho già in mente come correggere dei piccoli errori, come le patate troppo grandi, tagliate troppo alte, troppo ripieno rispetto alla pasta, ma sono già pronta a rifarla.
Ingredienti per la pasta
6-8 cucchiai di acqua ghiacciata (da 1 tazza di cubetti di ghiaccio riempiti di acqua fredda)
80 g farina di riso
25 g farina di avena
45 g farina di grano saraceno
30 g amido di mais
15 g amido/farina di tapioca
15 g semi chia
1 cucchiaio di zucchero
½ cucchiaino di sale
80 g di burro freddo
1 cucchiaino di aceto di mele
Ingredienti per il ripieno
2 patate dolci grandi (meglio usarne di più piccole)
1 cespo di cavolo nero
½ cipolla di Breme
2 spicchi d’aglio grandi, schiacciati
200 g di formaggio Ementhaler
1 uovo
½ tazza (120 ml) panna vegetale
Qualche rametto di timo
Olio extravergine di oliva
sale marino e del pepe nero appena macinato, se necessario
Procedimento
In una grande ciotola, combinare le farine di riso, avena e grano saraceno con l’amido di mais, farina di tapioca, semi di chia, zucchero e sale. Distribuire i pezzi di burro sulla parte superiore e lavorare con un frullatore o le dita finché la miscela non somiglia a ghiaia, e il burro delle dimensioni dei piselli.
Aggiungere 6 cucchiai di acqua ghiacciata con l’aceto di mele. Aggiungere l’acqua sufficiente per tenere insieme l’impasto, inserendo bene anche quello che rimane sul fondo della ciotola o sulle pareti. Potrebbero essere necessari fino a 8 cucchiai d’acqua in totale.
Raccogliere l’impasto in una palla e avvolgerlo in un involucro di plastica e appiattirlo in un disco. Far raffreddare l’impasto in frigorifero per 30 minuti.
Preriscaldare a 180°.
Portare una grande pentola di acqua salata a bollire. Sbucciate le patate dolci, tagliate via le estremità strette, e affettarle ad mezo centimetro di spessore. Collocare con cautela nell’acqua bollente e lasciare cuocere fino a quando non sono morbide ma non cotte. Scolare e sciacquare con acqua fredda per fermare la cottura. Accantonare.
Staccare le foglie del cavolo nero, scartare le costole e tagliare le foglie verdi abbastanza finemente in stisce approssimativamente da 1 cm.. Riscaldare l’olio in un’ampia padella a calore medio e aggiungere la cipolla e l’aglio. Cuocere, mescolando frequentemente, finché la cipolla è tenera e dorata, 5-10 minuti. Aggiungere il cavolo, uno spruzzo d’acqua, un pizzico di sale e qualche girata di pepe. Cuocere, mescolando frequentemente, fino a quando il cavolo è cotto, 5-10 minuti. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
In una ciotola sbattere insieme la panna, l’uovo, il sale, e qualche girata di pepe fino a che tutto sia ben amalgamato. Tenere al fresco finoall’uso.
Rimprendere l’impasto. Se l’impasto è troppo freddo, lasciarlo stare a temperatura ambiente fino a che sia leggermente ammorbidito, 5 minuti. Stendere l’impasto tra due pezzi di carta forno spolverata leggermente con la farina d’avena, stenderla in un rettangolo. Utilizzare un pennello per spazzare via l’eccesso di farina dalla pasta. Tagliate i lati in modo che siano uniformi e diritti. Se la pasta diventa morbida o appiccicosa in qualsiasi momento, lasciare raffreddare in frigorifero per 10-20 minuti per raffreddare il burro.
Posizionare l’impasto su una teglia foderato di cartaforno. Distribuire uniformemente il formaggio grattato sopra la pasta, lasciando un bordo da 1 cm. tutto intorno. Posizionate il cavolo cotto. Posare le fette di patate dolci sopra il cavolo, in righe ordinate, finché non è coperto tutto.
Piegare delicatamente i bordi verso l’interno, premendo gli angoli per far aderire bene. Spazzolare le patate dolci generosamente con olio d’oliva e cospargere liberamente con sale. Versare lentamente la panna sopra e intorno alle patate dolci; aggiungere pepe e mettere in forno.
Cuocere la torta a 180° fino a che i bordi sono colorati, 40-50 minuti. Togliere dal forno, far scivolare con attenzione su un grande piatto di servizio e servire.