Il pane cotto a vapore

Il pane cotto a vapore
Mettere le mani in pasta è per me uno dei piaceri della vita. Sentire sotto le dita la materia che si trasforma da farina che ti accarezza le dita ad un impasto vellutato dalla consistenza morbida in cui affondare le dita, che diventerà pane é proprio un piacere. E c’e anche soddisfazione. Ansia. Premura. panino cotto al vaporeVedere la materia che si trasforma da un nocciolo alla grandezza di una pesca. Andare spesso a controllare se é cresciuto abbastanza, se é nel luogo giusto e alla temperatura giusta. Ciascuno dovrebbe provare a fare il pane. Almeno una volta nella vita. Qualche insuccesso iniziale è da mettere in conto, ma in breve si impara a perfezionare la procedura. Panificare mi rigenera, come un esercizio spirituale. Si impara a controllare fretta e pulsione dosando forza e pazienza, si impara la duttilità della materia, alternando il tempo dell’azione e dell’attesa. Assieme all’impasto, lievitano autocoscienza e autostima, e ci si abitua al tempismo, perché è fondamentale infornare al momento giusto, per non compromettere tutto il lavoro precedente. Aspettare il momento ideale per metterlo in forno a cuocere e sentire il profumo inondare la casa. Il momento giusto, quello della massima lievitazione prima che inizi ad implodere. Questo piacere mi è stato tramandato da mia nonna, che nella cucina di casa, che ai miei occhi di bambina sembrava grande, impastava specie nei giorni di festa e preparava il cibo, aiutata dai noi bambine di casa. Non solo pane, ma anche gnocchi, pasta fresca, ravioli e altro Un ricordo che mi sono portata appresso negli anni, associato al piacere della socialità, dello stare insieme. Della condivisione, dell’ospitalità. E mi si raccontava che in casa quando il forno non era disponibile, ci si arrangiava cuocendo il pane mettendo l’impasto a cuocere su una pentola d’acqua, con una cottura lenta a vapore: Forse tecnica importata dai viaggi in oriente del nonno, ufficiale di Marina. E ho voluto riprovare questo tipo di cottura adattandola ai nostri tempi, un poco più tecnologici, adoperando quindi la vaporiera. Pensando anche che la cottura al vapore sia uno dei tipi di cottura tra i piu sani. Cotto in questo modo il pane non fa la crosta, ma se si vuole si può mettere in forno il pane, il tempo necessario a far dorare la superficie. Per questa ricetta ho usato la farina dei Grandi Molini tipo 1, farina di grano tenero con un apporto di sali e fibre superiore a quello delle farine 00 e 0 e con un gusto più delicato rispetto alle semintegrali e integrali. Impastate la farina con il il lievito madre da poco rinfrescato. Aggiungete il malto d’orzo e l’acqua a temperatura ambiente, poco alla volta man mano che la farina la assorba. Continuate a aggiungere acqua, fino ad ottenere un impasto molto morbido e appiccicoso. Impastate sbattendo l’impasto sul tavolo, per facilitare la formazione della maglia glutinica. Lasciate riposare l’impasto per circa un’ora. Poi riprendetelo e reimpastatelo per qualche minuto. Dividete in 6 parti, formate i panini. Metteteli nella vaporiera su un foglio di carta fa forno e lasciateli lievitare 5/6 ore, in funzione della temperatura del luogo di lievitazione. Cospargete di semi di girasole. Accendete poi la vaporiera e lasciate cuocere per 35/40 minuti. Se si vuole una crosta più colorata e croccante mettere 5 minuti sotto il grill del forno. Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Grandi Molini Italiani  

Ingredienti

G 500 farina tipo 1 G 250 di pasta madre rinfrescata la sera prima cl 400/450 di acqua a temperatura ambiente 2 cucchiaini di malto d’orzo 1 cucchiaino di sale 1 manciata di semi di girasole
Related Posts
2 Comments
STEFANO

ma il pane a vapore non risulta poi umidiccio?
Il pane non viene continuamente bagnato dal vapore durante la cottura

admin

@stefano, si resta umido. Per questo l’ho passato qulche minuto in forno, per fargli fare la crosticina colorata. Comunque una volt tolto dalla vaporiera e lasciato all’aria si asciuga e resta una crosticina sottile e morbida però bianca. Dipende poi cosa ci ddevi fare e i tuoi gusti. Grazie per essere passato.

Leave a Reply

Your email address will not be published.Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.