Canederli a più mani, meno una Mtc44

Canederli a più mani, meno una – Mtc44

Avevo fatto i grandi propositi classici di fine anno. Oltre al solito e mai portato a termine “iniziare una dieta”, anche l’impegno di scrivere almeno un post alla settimana. Certo non è un dovere, ma siccome sicuramente è un piacere, doveva essere un impegno verso me stessa.

Della serie “dedicati più tempo! Fai più cose per te stessa!”. Invece l’anno non è iniziato proprio bene e così mi ritrovo a non poter rispettare il primo “Buon proposito” della Lista e a cascata altri.

Una caduta accidentale, di cui devo ringraziare chi si occupa della manutenzione delle strade, mi ha atterrato e ora mi ritrovo a scrivere, cucinare, fotografare con una mano sola e oltretutto la sinistra.
Scrivere è non facile ma possibile, visto l’uso del computer, ma per il resto è difficile farlo in autonomia. Ed è per questo che ho avuto bisogno delle altre mani, oltre la mia, per non essere completamente assente.

I canaderli sono uno dei piatti che hanno accompagnato la mia infanzia. Sono una delle ricette che provengono dalla cucina di mio padre, di origine austriaca e altoatesina. Li preparava lui, ed erano buoni, gustosi e saporiti. A base di speck. Se riesco sarà la mia seconda ricetta.

Per questa prima ho dovuto fare una ricetta semplice, non potendo chiedere alle mie mani aggiuntive interventi troppo lunghi o elaborati. Qui trovate il racconto della sfida di Gennaio di MTChallenge. E qui la ricetta di Monica, con tutte le indicazioni.

Per preparare i miei canederli ho dovuto coinvolgere altre mani e non è stato facile. Non è stato facile dire agli altri cosa dovevano fare, e soffrire se non veniva fatto come lo avrei fatto io. Ma bisogna fare di necessità virtù.

Il pane raffermo era un avanzo di qualche pagnotta fa. Il pane a casa oramai viene comprato di rado, e viene fatto a mano, prevalentemente con la pasta madre, nelle altre volte con il lievito di birra.

Tagliate Il pane a mezzo centimetro per lato. A parte, nel latte, sbattete le uova con un poco di sale. Versatelo sul pane, mescolate bene e lasciate riposare, mescolando ogni tanto, per almeno 20 minuti.

Intanto mettete una pentola di acqua al fuoco dove avete messo una carota, del sedano, una cipolla bianca usata come puntaspilli di chiodi di garofano. Quando prende il bollore aggiungete il sale grosso e lasciate bollire a fuoco basso.

Riprendete l’impasto e aggiungete il salmone affumicato tagliato a dadini e del prezzemolo tritato. Aggiustate la densità dell’impasto con della farina bianca. Formate delle palle e metetele a cuocere nel brodo. Quando arrivano in superficie sono pronte.

Ingredienti per quattro persone (12 canederli)

Per i canederli

  • 300 g di pane raffermo
  • 200 cl di latte
  • 150 g di salmone affumicato
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di farina
  • sale

Per il brodo

  • 2 carote
  • 2 gambi di sedano
  • 1 cipolla cipolla
  • chiodi di garofano
  • sale grosso
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6 Comments

Mi riporti alla mente il ricordo di quando, alle medie, sono caduta sul ghiaccioe ho rotto entrambi i polsi: una tragedia, non potevo fare niente di niente, quindi già ti ringrazio per aver partecipato con una ricetta semplice, ma ben fatta.
Ora attendo la ricetta del tuo papà, che certamente saprà mostrarmi qualche nuova sfumatura d’oltralpe!

ma mi spiace, antonella…però, guarda come hai ragito bene, con coraggio e determinazione. tantissimi avrebbero passato, in questa sfida, e invece tu non solo hai partecipato lo stsso, ma hai anche organizzato un piano B assolutamente all’altezza. e qui sì che la comprendo, la tua sofferenza, perchè anche io preferisco fare, piuttosto che stare a vedere- meno che mai se quello che vedo non è uguale a come lo farei io 😉
Ottimo piatto, che declina nella versione ittica il sapore affumicato dello speck, con un brodo leggero e profumato che è la quintessenza del cibo dell’anima. Speriamo che ti abbia aiutato a tirarti su, dai! e grazie anocra!

admin

grazie Alessandra, che hai colto lo spirito. E grazie a te che continui ad essere presente nonostante l’impegno che penso ti richieda la partenza.

Oh poveraaaa!!!! dai che anche con una mano sola hai realizzato una bella e buona ricetta!!! Per la dieta…anche qua se ne parlerà chissà quando!! ciaooooo

admin

Antonella non credo che tu debba parlare proprio di dieta.

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